I vini

I vini Etna di Carranco vengono prodotti con vitigni da sempre coltivati sulle pendici del vulcano.

Le nostre vigne sono situate a 500 mt s.l.m. sul versante nord dell’Etna, in uno scenario imparagonabile. Affondano le loro radici in una terra nera e senza eguali, ricca di minerali e materiali eruttivi quali, ceneri, lapilli e sabbie vulcaniche originatesi dallo sgretolamento delle colate laviche.

Nel lato più a nord, in mezzo alle rocce di basalto, sorge il cru Contrada Carranco. Un’area particolarmente vocata della tenuta, dove abbiamo selezionato un vigneto con viti ad aberello da produrre singolarmente. Da qui nascono i nostri tre cru, Contrada Carranco.

In cantina produciamo i nostri vini secondo tecniche di vinificazione ancora legate alla tradizione locale. Per questo motivo i vini rossi fermentano in vasche in cemento, come un tempo avveniva negli storici Palmenti, e per l’affinamento utilizziamo ancora le grandi botti di rovere. I vini bianchi invece fermentano in vasche d’acciaio e affinano in tini in cemento a temperature controllate.

Carranco si propone di raccontare l’Etna esaltandone l’autenticità e unicità in un equilibrio tra tradizione e futuro.

Il significato dell'etichetta

L’etichetta dei vini di Carranco nasce da un viaggio in Giappone. Difficile pensare ad un nesso con la Sicilia, due terre apparentemente opposte e imparagonabili. E invece sono tanti gli elementi che, nell’esplorare la terra e la cultura straordinaria del Paese del Sol Levante, ci hanno fatto tornare in mente sensazioni e momenti vissuti sull’Etna. Il rispetto e la riverenza che i locali hanno nel confronti del vulcano; la terra nera, che in sé raccoglie fuoco, i residui delle colate laviche, ed esprime la bellezza unica di luoghi che vivono un legame simbiotico con il vulcano. Poi il clima, che sa unire il connubio mare montagna in un equilibrio inaspettato. Si tratta di due isole infatti, e in quanto tali oltre alle fresche temperature dovute alle altitudini importanti, godono entrambe dell’influenza benevola dei venti che arrivano dal mare.

Tuttavia il vulcano rimane secondo noi l’elemento comune più importante. Anche in Giappone il monte Fuji ha suscitato fin dall’antichità timore e rispetto nei giapponesi, e come l’Etna ha sempre condizionato la vita e la storia del territorio circoscritto. Uno, la cima più alta del Paese del Sol Levante e simbolo del Giappone, l’altro, il vulcano attivo più alto della placca euroasiatica e simbolo del Paese del Sole. Addirittura nel libro “Sicily: Ancestral Japan” si ipotizza in fase preistorica e a causa di una disastrosa eruzione dell’Etna una migrazione dalla Sicilia verso oriente, precisamente, in direzione di Levante, la casa del Dio Sole Nascente, alla ricerca di un Vulcano che sostituisse nell’immaginario l’Etna.

La potenza e maestosità dei vulcani quindi, definisce un fil rouge tra due realtà lontane, entrambe con una forte identità nella storia e nel territorio. Un connubio che ci ha incuriositi e affascinati, per questo le nostre etichette lo ricordano.